L’evento è consigliato a tutti coloro che vogliano conoscere e approfondire non solo le tematiche più affascinanti della fisica, ma anche le novità che riguardano la ricerca scientifica in fisica raccontate direttamente dai protagonisti.
L’ingresso è gratuito e libero fino ad esaurimento posti.
La conferenza è organizzata nell'ambito del ciclo di incontri Link identifier #identifier__170971-1La Fisica incontra la città del Dipartimento di Matematica e Fisica.
Abstract: L’attuale conoscenza dell’Universo che ci circonda è il risultato di secoli di osservazioni astronomiche e studi astrofisici. Ai risultati ottenuti con l’astronomia classica abbiamo potuto affiancare le osservazioni fatte con onde radio, con fotoni di alta energia. Più recentemente lo studio dei raggi cosmici di altissima energia ha svelato l’esistenza, nell’Universo, di corpi celesti capaci di rilasciare, in tempi relativamente brevi, enormi quantità di energia, anche sotto forma di particelle elementari estremamente energetiche. La recente rivelazione di “onde gravitazionali” e di “neutrini astrofisici” ha ben delineato una nuova frontiera per lo studio dei corpi astrofisici: le osservazioni di “segnali” trasportati da diversi “messaggeri”. Ogni messaggero può trasportare una informazione particolare che può caratterizzare il processo che lo ha generato: con le osservazioni “multi-messengers”, oltre ad identificare con maggiore precisione la posizione del corpo celeste che ha originato il segnale in esame, si potrà quindi avere una conoscenza migliore delle “sorgenti” responsabili dei processi più energetici che caratterizzano l’Universo.
Dopo una presentazione dello stato attuale della conoscenza nel settore dei raggi cosmici e delle loro origini verrà presentato il progetto di rivelazione di sorgenti puntiformi di neutrini astrofisici di altissima energia: un apparato in via di costruzione negli abissi del Mediterraneo che permetterà di “osservare in cielo dal fondo del mare”. Verrà inoltre descritto un evento di interazione di neutrino di energia estremamente elevata, rivelato recentemente dall’apparato KM3NeT, in costruzione nel Mar Mediterraneo a Sud-Est della Sicilia. Verranno descritte le caratteristiche fisiche dell’evento e quali contributi alla conoscenza della natura dei raggi cosmici ne possono derivare.
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