Rivelatori per la Fisica Medica

Imagine

L’attività  di ricerca del gruppo si svolge nell’ambito della fisica medica e si articola su due linee principali:

  1. Sviluppo di apparati diagnostici SPECT e PET di nuova generazione.
  2. Sviluppo di sistemi dosimetri per la misura dei fasci radioterapici (fotoni, elettroni) ed adroterapici.

Le nuove tipologie di esami diagnostici in Medicina Nucleare, che prevedono l’utilizzo di farmaci radiomarcati per seguire il metabolismo degli apparati, richiedono lo sviluppo di detector sempre più piccoli e con caratteristiche mirate all’organo in esame. Da qui la necessità  di realizzare detector basati su cristalli di scintillazione e fotosensori innovativi, nonché di elettroniche di lettura progettate ad hoc, che permettano di migliorare le prestazioni in termini di risoluzione spaziale, risoluzione energetica ed efficienza di conteggio. In particolare il gruppo di ricerca si occupa, grazie anche alle collaborazioni con diversi gruppi di ricerca nazionali e internazionali, della realizzazione di gamma camere compatte, a partire dalla scelta dei materiali più idonei all’applicazione, fino alla progettazione e alla realizzazione dell’elettronica di lettura e del software di controllo.

Le tecniche radioterapiche ed adroterapiche utilizzano fasci di fotoni e protoni ad alta energia per danneggiare il patrimonio genetico delle cellule cancerogene impedendone cosè la proliferazione. In questo ambito è fondamentale il controllo del piano di trattamento, ovvero della distribuzione della dose rilasciata nei tessuti del paziente. Il piano di trattamento viene disegnato dal Fisico Medico tramite dei software al computer, è però fondamentale avere uno strumento di misura idoneo alla verifica del profilo di dose atteso. Il gruppo si occupa dello sviluppo di matrici di dosimetri in diamante sintetico monocristallino, un materiale tessuto equivalente con un’altissima resistenza al danno da radiazione, per il quale è stata sviluppata un’elettronica di lettura ad hoc in grado di leggere il debole segnale di corrente in uscita, dell’ordine di alcune decine di pA.

Membri:

Andrea FABBRI (INFN)
Matteo GALASSO

Collaborazioni

Cristian Borrazzo
Johns Hopkins University (Prof. Benjmin Tsui), Università Tor Vergata (Prof. Marco Marinelli), Universita La Sapienza (Prof. Roberto Pani), Agencia Estatal Consejo Superior de Investigaciones Cientì­ficas (Prof. Antonio Gonzalez).
Francesca Quartararo 08 Aprile 2021