La scoperta del bosone di Higgs al collisore adronico “Large Hadron Collider” (LHC) in operazione presso il CERN di Ginevra ha aperto una nuova era nello studio della fisica delle alte energie e nella comprensione del meccanismo della rottura spontanea della simmetria elettrodebole. Questa scoperta rappresenta l’ultimo successo in ordine di tempo del Modello Standard delle Interazioni Elettrodeboli la cui previsione dell’intervallo di massa aspettato per il bosone di Higgs dall’analisi delle correzioni quantistiche alle osservabili di precisione è stata pienamente confermata dal risultato sperimentale.
Il programma di ricerca del LHC negli anni futuri sarà focalizzato allo studio accurato delle proprietà del bosone di Higgs ed alla ricerca di nuova fisica oltre il Modello Standard. La grande mole di dati sperimentali già accumulati e quelli futuri richiedono un miglioramento continuo delle analisi fenomenologiche e della interpretazione teorica.
La ricerca svolta a Roma Tre è focalizzata allo studio di vari aspetti della fenomenologia del Modello Standard e di alcune sue possibili estensioni, con particolare riguardo alla fisica di LHC.
Le principali linee di ricerca riguardano:
- il calcolo a molti loop delle osservabili di precisione nel Modello Standard per migliorare il confronto tra predizioni teoriche e risultati sperimentali e vincolare in maniera indiretta effetti di nuova fisica.
- Il calcolo a molti loop delle sezioni d’urto di produzione e dei decadimenti di particelle scalari sia nel modello standard che in estensioni dello stesso per cercare di elucidare meglio il meccanismo della rottura spontanea della simmetria elettrodebole.
Membri:
Collaborazioni
CERN, Ginevra;
Sorbonne Universite’, LPTHE, Parigi