Caratterizzazione di materiali nell’ambito dei beni culturali e di interesse fisico in camera climatica
Programma
Gli studenti e le studentesse saranno impegnati nella caratterizzazione di diversi materiali sia in ambito Fisico che in ambito dei Beni Culturali allo scopo di vedere come cambino alcune proprietà fisiche in funzione della temperatura e del tasso di umidità.
In particolare la loro attività riguarderà:
- Settore fisico: lo studio del rumore termico (la sorgente di rumore più comune negli apparati e dispositivi elettronici) al variare della temperatura e non.
- Settore dei beni culturali: l’invecchiamento accelerato tramite camere in grado di simulare l’esposizione dei materiali in studio a diversi tipi di agenti degradanti, quali temperatura e umidità, irraggiamento UV, nebbia salina, gas inquinanti e cosí via, per ottenere un invecchiamento simulato accelerato rispetto a quello che avverrebbe in natura ed ottenere riscontri immediati sulla durabilità dei materiali stessi.
Le camere per l’invecchiamento accelerato sono estremamente utili per avere risposte in tempi brevi sulla durabilità di un materiale, sia che si parli di supporti da conservare, sia che si parli di prodotti per la conservazione, e per ottenere materiali che siano simili (per alterazione e degrado) a quelli in uso nelle opere d’arte (che possono avere alle spalle più o meno anni di esposizione a diversi agenti degradanti), partendo da materiali di cava (generalmente sani).
Durante questa attività gli studenti e le studentesse avranno la possibilità di acquisire dimestichezza e conoscenza con una Camera Climatica (Angelantoni DY 340 C), l’oscilloscopio, il multimetro, diversi software, e vari altri dispositivi elettronici. Inoltre avranno modo di capire tutte le problematiche che si presentano nell’ambito della fisica sperimentale e alcune delle sue importanti applicazioni. L’attività, è orientata agli studenti e le studentesse del terzo anno delle scuole superiori, interessati al campo della Fisica e delle sue applicazioni in diversi campi.
Il lavoro sarà suddiviso come in tabella:
primo pomeriggio | secondo pomeriggio | terzo pomeriggio | quarto pomeriggio | totale ore in laboratorio | |
Gruppo I | Training (4 ore) |
studio rumore termico I (3 ore) |
studio rumore termico II (3 ore) |
invecchiamento (3 ore) |
13 |
Gruppo II | Training (4 ore) |
studio rumore termico I (3 ore) |
studio rumore termico II (3 ore) |
invecchiamento (3 ore) |
13 |
Gruppo III | Training (4 ore) |
studio rumore termico I (3 ore) |
studio rumore termico II (3 ore) |
invecchiamento (3 ore) |
13 |
Dopo un primo incontro, dove ogni gruppo verrà preparato non solo sugli argomenti che verranno trattati ma anche sulle norme da seguire all’interno del laboratorio, seguiranno 9 ore di attività vera e propria e in più 4 ore di lavoro individuale da svolgere a scuola/casa. Le 13 ore di attività presso l’università; saranno svolte in 3 pomeriggi (periodo marzo-giugno) in gruppi di 3.
Il laboratorio può sostenere fino a 3 gruppi per un impegno complessivo di 12 pomeriggi. Infine, terminate le attività dei 3 gruppi, tutti i gruppi che hanno frequentato le attività presenteranno, in un ulteriore pomeriggio, insieme ai docenti che li hanno seguiti, i risultati del lavoro svolto.
Complessivamente il Laboratorio di Fisica applicata alla Terra ed ai pianeti è impegnato per 12 pomeriggi (39 ore) e ciascuno sarà stato impegnato per 4 pomeriggi + 4 ore di lavoro individuale scuola/casa (totale: 17 ore di attività).
Struttura proponente
Dipartimento di Matematica e Fisica
Tutor esterno: Elena Pettinelli
Docente: Barbara Cosciotti
Referente amministrativo: Francesca Paolucci
Sede: via della Vasca Navale, 84
Anno 2015-2016
Scuole partecipanti: Socrate e Pasteur
Classi: terzo e quarto anno
Numero di studenti e studentesse: 8
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